Open Day: appunti di viaggio

Per la scuola di cucina A Tavola con lo Chef un evento non è solo un’occasione per aprire le proprie porte al pubblico, è un modo per trasmettere dedizione, divulgare conoscenze e diffondere valori improntati alla qualità e all’eccellenza. L’Open Day Impara, Prepara, Sorprendi, realizzato il 18 febbraio scorso in collaborazione con la CNA di Roma e con il supporto organizzativo e la comunicazione dell’agenzia Growell in qualità di media partner, si è rivelato un mix perfetto di tradizione, innovazione, divertimento, passione, professionalità, competenza, benessere e gusto. Una giornata ricca di entusiasmo, che ha visto la partecipazione di aspiranti artigiani, addetti ai lavori, buongustai ed esperti di cucina. Per alcuni è stata un’opportunità per scoprire un talento inatteso, per molti una possibilità per approfondire le proprie competenze e apprendere da grandi maestri artigiani.

 

Tradizione e innovazione

Abituati a destreggiarci fra mille impegni, fagocitati dai ritmi frenetici della vita quotidiana, abbiamo poche occasioni per fermarci a riflettere su ciò che ci fa stare bene. Perfino il cibo, così prezioso e gratificante, diviene talvolta una frettolosa appendice delle nostre giornate. Vale invece la pena non dimenticare che la buona cucina è un patrimonio da condividere, una ricchezza da riscoprire.
Attraverso la celebrazione dei mestieri artigiani della ristorazione che ruotano attorno all’arte bianca, alla pasticceria e alla gelateria, l’Open Day Impara, Prepara, Sorprendi ha avuto lo scopo di esaltare la cultura del “mangiar bene” e di incentivare l’imprenditorialità all’interno di un settore che rappresenta una grande risorsa in termini culturali, economici e di sviluppo.

 

Divertimento e passione

A introdurre la manifestazione è stato il noto attore Claudio Castrogiovanni, appassionato di cucina, ex allievo e frequentatore abituale della scuola, il quale ha deliziato il pubblico con un esilarante monologo tratto dallo spettacolo “Mistero Buffet”, di Marco Melloni. La rocambolesca “abbuffata” descritta dall’artista catanese ha fornito lo spunto per riflettere sull’importanza della buona alimentazione, sulla qualità delle materie prime e sulla cura con cui il cibo viene preparato, tre elementi cardine per i mestieri artigiani della ristorazione.

 

Benessere e gusto

L’intervento del biologo nutrizionista Antonio Galatà, docente dei corsi professionali della scuola di cucina A Tavola con lo Chef, ha messo in luce molti aspetti del comportamento alimentare, chiarendo quali sono gli errori da evitare e i consigli da seguire per preservare la nostra salute senza rinunciare ai piaceri della buona tavola. Attraverso la presentazione del libro “A tavola è già tardi”, pubblicato da Lastaria Edizioni nella collana Conoscere, sono stati svelati alcuni piccoli segreti per rimanere in forma, partendo da scelte oculate e da una sapiente gestione della spesa, della cottura dei cibi e della loro conservazione.
Al termine della presentazione ciascuno dei partecipanti ha raggiunto la propria postazione per partecipare ai corsi di pizzeria, panificazione, pasticceria, gelateria e pasta fresca sotto la guida attenta dei docenti della scuola. Tre i colori prescelti per identificare le diverse aree formative: rosso, giallo e blu, ovvero gli elementi primari da cui trae origine il logo della scuola a Tavola con lo Chef.

 

Professionalità e competenza

Nell’aula cucina (rosso), dedicata alla sfoglia e alla pasta fresca, si sono svolte le lezioni pratiche con il maestro pastaio Mauro Secondi e la sfoglina Maria Luisa Facchini. L’aula pasticceria (blu) ha accolto la dimostrazione a cura del maestro gelatiere Emanuele Fattori, e le lezioni pratiche dei maestri pasticcieri Nazzareno Lavini di Vice e Marco Rinella di Cristalli di Zucchero. L’aula pizzeria (giallo) ha ospitato le lezioni pratiche sulla panificazione con lo chef Marco De vita, l’introduzione sui lieviti a cura del dott. Alberto Di Marco e le lezioni pratiche con i maestri pizzaioli Tony Vespa, Fabio Pisano e Domenico De Rosa. Nell’aula teoria i partecipanti hanno potuto, inoltre, assistere alle dimostrazioni di creatività applicata con la cake designer Annikka Toni e la sugar artist Francesca Speranza. La gioia più grande è stata, infine, assaporare e condividere il frutto di quanto realizzato all’interno dei laboratori: una vera soddisfazione per coloro che hanno sperimentato le proprie abilità, partendo dai consigli e dalle indicazioni di grandi maestri artigiani.

 

Qualità ed eccellenza

A impreziosire ulteriormente la mattinata è stata la premiazione dei tre vincitori estratti tra i partecipanti ai laboratori formativi, ai quali è stata assegnata una creazione della linea Gioielli Dop, monili ispirati alle specialità alimentari regionali. A sottolineare l’elemento di eccellenza, da sempre alla base della filosofia della scuola, la presenza di altri partner d’eccezione: Vice, laboratorio di pasticceria e gelateria artigianale; Peroni, kitchen store; Tervi, forniture per la ristorazione; Acqua Filette, qualità superiore dal 1894.

 

Ci sono giornate che vale la pena ricordare: suoni, sapori, colori e profumi che appuntiamo volentieri nel diario di questo bellissimo viaggio, che la scuola A Tavola con lo Chef ha iniziato nel lontano 1989.

 

Credits: articolo a cura di Isabella Grimaldi, foto di copertina Gabriele Scaglione (team Growell)

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